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Che cos’è il CBD?

La pianta di Cannabis sativa produce cannabidiolo (CBD) nei suoi tricomi, ovvero i suoi peli ghiandolari. 

Il CBD è uno delle centinaia di molecole della Cannabis sativa L. che, di per sé, non produce effetti psicotropi ed ha una tossicità molto bassa che lo rende ben tollerato dagli esseri umani.

A temperatura ambiente, il cannabidiolo puro è un solido cristallino incolore. 

Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS):

negli esseri umani, il CBD non mostra effetti indicativi di un potenziale abuso o dipendenza…. Ad oggi, non ci sono prove di problemi di salute pubblica associati all’uso di CBD puro“.

La storia

I primi sforzi per isolare i principi attivi della cannabis risalgono al XIX secolo ed il 1940 è l’anno in cui il fitocannabinoide cannabidiolo (CBD) è stato scoperto ed è stato studiato dalla canapa selvatica del Minnesota e dalla resina di Cannabis indica egiziana. 

Le due pubblicazioni principali sono Cannabidiol and Cannabol, Constituents of Cannabis indica Resin e The active principles of Cannabis indica resin.

La sua struttura molecolare e la sua stereochimica del CBD sono state determinate nel 1963 dai dottori Mechoulam e Shvo.

Effetti del CBD

Il CBD ha diversi effetti benefici, tra cui anticonvulsivanti, sedativi, ipnotici, antipsicotici, antinfiammatori e neuroprotettivi.

Gli effetti biologici del CBD possono tuttavia essere attribuiti alla sua attività intrinseca, senza il coinvolgimento dei recettori dei cannabinoidi. Poiché il CBD non presenta gli effetti psicotropi indesiderati del fitocannabinoide psicoattivo THC (tetraidrocannabinolo), rappresenta uno dei costituenti bioattivi più utili dal punto di vista terapeutico della Cannabis Sativa.

Diversi studi e test clinici riportano che il CBD riduce l’ansia mentre altre ricerche sull’insonnia mostrano che il CBD può aiutare le persone ad addormentarsi più facilmente e a mantenere il sonno.

Altri studi suggeriscono poi che il CBD potrebbe contribuire a ridurre l’infiammazione e il dolore cronico, altri ancora indicano che il CBD potrebbe inibire il dolore infiammatorio e neuropatico, che sono difficili da trattare.

Infine, alcune ricerche condotte sull’uomo suggeriscono che, in determinate condizioni, il CBD può ridurre il desiderio di tabacco e di eroina. Secondo modelli animali di dipendenza poi, può anche ridurre il desiderio di alcol, cannabis, oppiacei e stimolanti.

Come consumare il CBD

Affinché il cannabidiolo diventi biodisponibile, può essere assunto in diversi modi, principalmente per via orale (ingerendolo), per via sublinguale o per inalazione fumandolo o vaporizzandolo

Pochi studi hanno utilizzato altre vie, come quella rettale, transdermica, collirio, aerosol ed endovenosa.

La farmacocinetica del CBD è piuttosto complessa e per molti versi è simile a quella del Δ9-THC.

Una dose di CBD assunta per via orale ha una biodisponibilità compresa tra il 13% e il 19%, mentre la sua inalazione ha una biodisponibilità sistemica del 31% (range 11-45%).

Il CBD attraversa facilmente la barriera emato-encefalica.

In caso di somministrazione cronica di 10 mg/kg di CBD al giorno, la concentrazione plasmatica media era di 5,9-11,2 ng/mL.

L’emivita terminale del CBD è di circa 9 ore e viene escreto principalmente nelle urine.

Prodotti contenenti CBD – Una panoramica

Il CBD è altamente lipofilo (si scioglie facilmente negli oli e nei grassi) e viene solitamente distribuito come preparazione in olio. Può essere fornito come olio di CBD a Full Spectrum (Spettro completo), che include tutte le molecole estratte dalla pianta, o come olio Broad Spectrum (Ampio Spettro), in cui il THC viene rimosso. 

Attualmente sono disponibili sul mercato diversi prodotti a base di CBD come olio, capsule in gel, edibili e cristalli di CBD puro al 99%.

Analogamente alle bevande energetiche e alle barrette proteiche, esistono alimenti e bevande che contengono CBD o sue emulsioni che lo rendono solubile in acqua.

Nel 2018, la Food and Drug Administration ha approvato Epidiolex per il trattamento di due tipi di epilessia negli Stati Uniti.

CBD e sport

Il cannabidiolo viene comunemente utilizzato da atleti professionisti e dilettanti in tutte le discipline e in tutti i Paesi, tanto che l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha rimosso il CBD dalla sua lista di sostanze vietate. 
L’Agenzia Antidoping degli Stati Uniti e l’Agenzia Antidoping del Regno Unito non hanno politiche anti-CBD. L’agenzia britannica ha dichiarato che:

il CBD non figura attualmente nell’elenco delle sostanze proibite dell’Agenzia Mondiale Antidoping. Di conseguenza, ne è consentito l’uso nello sport, anche se i benefici previsti non sono chiari e non sono supportati da prove cliniche. Tutti gli altri cannabinoidi (compresi, ma non solo, cannabis, hashish, marijuana e THC) sono vietati nelle competizioni. L’intenzione dei regolamenti è quella di proibire i cannabinoidi che attivano gli stessi recettori cerebrali attivati dal THC“.

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